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Fibronit all’ultimo respiro.

Fibronit di Broni. 370 morti.  Il processo si terrà a porte  chiuse. Non sentire, non vedere,  non parlare.  Solo respirare. (PIN)

 

VOGHERA 16/04/2012: Amianto. Parte questa mattina il Maxi processo sul caso Fibronit


16 aprile 2012
Postato in: Notizie del giorno, Oltrepo, Pavia, Voghera

VOGHERA – Parte oggi a Voghera il processo del “Secolo” per la provincia di Pavia. Parte oggi il processo alla proprietà della ex-Fibronit di Broni: l’industria che dal 1932 fino al 1994 ha prodotto milioni di tonnellate di amianto e che in questo lungo arco di tempo hanno causato enormi danni sanitari e ambientali. Data l’enormità dell’evento (nella ex Fibronit hanno lavorato generazioni di operai, in tutto oltre 3500 persone, e vi sono stati registrati decine e decine di casi di tumore al polmone correlati con l’amianto) il processo per motivi logistici si svolge non in Tribunale ma nella sala congressi della piscina Comunale (foto). Le autorità di pubblica sicurezza si aspettano infatti l’arrivo di almeno 1.500 persone.

Il processo vede imputate 10 persone da Maurizio Modena, ex direttore aziendale della Fibronit a Dino Stringa, ex amministratore delegato dello stabilimento; a Teodoro Manara, a Michele Cardinale a Lorenzo Mo, a Claudio Dal Pozzo, a Giovanni Boccini, a Guglielma Capello, a Domenico Salvino a Alvaro Galvani.

Le accuse nei confronti degli imputati sono di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose; disastro doloso e omissione dolosa delle norme antinfortunistiche. Numerose i soggetti che si vogliono costituire parti lese, non soltanto i familiari dei morti per amianto (374), i malati (circa 200), ma anche il Comune di Broni, la Provincia, la Regione, l’Avvocatura dello Stato, le associazioni come l’Avani e Legambiente.

Il processo si terrà a porte chiuse. (da Voghera News)

Finché amianto non ci separi

Amianto. Sempre in crescita il numero delle vittime, sempre stabile quello degli indifferenti (PIN)

Broni, due casalinghe uccise dall’amianto. Stamani l’autopsia, La figlia : «Il cancro mi aveva già portato via papà e sorella». Il padre dell’altra vittima era un lavoratore della Fibronit.  (La Provincia Pavese – Cronaca del 3 dic 2012 )

 Tutte le immagini di Kontrapunkte sulle morti per amianto.

Morire d’amianto

L’antivigilia ci ha consegnato l’ennesima vittima dell’amianto. Una tragedia che si sta consumando giorno dopo giorno in un silenzio inaccettabile e sempre piu’ insopportabile. Nel nome del profitto e dell’indifferenza. (PIN)

 

Broni, muore 40enne. Lo ha ucciso l’amianto

Faceva il fabbro ad Arena, da giovane aveva lavorato per la Fibronit. La moglie: «La malattia se l’è portato via in 6 mesi». Lascia una bimba di sei anni.  (La Provincia Pavese , 27 dicembre 2011)

 Le immagini di Kontrapunkte sulle morti per amianto.

Casale vendesi

Ogni città ha il suo prezzo.  (PIN)

Eternit, Casale accetta il risarcimento. Rabbia dei cittadini: “Giustizia, non soldi”

 17 dicembre, ore 15:45

Alessandria – (Adnkronos) – Il Comune ha detto sì ai 18 milioni di euro del magnate svizzero, Stephan Schmidheiny, uno dei due imputati nel maxi processo per i morti d’amianto a Torino. Come contropartita ritirerà la sua costituzione come parte civile. Il sindaco: “Non abbiamo svenduto la città”. L’Associazione familiari delle vittime:”Pagina triste di storia”. (Adnkronos, 17 dic 2011)

Eternit per sempre colpevoli senza prezzo “giusto” di Doriana Goracci su Reset Italia.

Le immagini di Kontrapunkte sulle morti per amianto.

Chiedi alla polvere

In memoria di Luisa Minazzi

Morta Luisa Minazzi, l’ennesima vittima dell’Eternit

mercoledì, 7 luglio, 2010, 12:29 – L’ennesima vittima dell’amianto a Casale Monferrato è una donna simbolo della lotta contro la Eternit. Luisa Minazzi, 58 anni, dirigente scolastica ed ex assessore all’ambiente, fondatrice della sezione casalese di Legambiente, non aveva mai lavorato nello stabilimento. Ma, come molti altri che non avevano mai messo piede in quella fabbrica, è stata colpita dal mesotelioma che ne ha provocato la morte, avvenuta ieri mattina. Malattia dai tempi di incubazione lunghi decenni, il mesotelioma le era stato diagnosticato nel 2006, dopo una vita di manifestazioni, picchetti e battaglie per fermare la strage che si consuma tuttora nella città dell’Alessandrino, la più colpita dalla strage. Come assessore aveva dato il via, nel 1995, alla prima grande bonifica degli ex magazzini Eternit di piazza d’Armi. Il padre di Luisa Minazzi, operaio della Eternit, era già morto per asbestosi. Il sindaco Giorgio Demezzi ha inviato ai familiari un messaggio: «In ogni ambito che l’ha vista impegnata – ha scritto – da quello scolastico a quello sociale, ma anche politico come consigliere e poi assessore comunale, ha lasciato segni indelebili di grande professionalità, forte impegno e generosa passione. Una grave perdita per la nostra comunità lenita in parte dall’esempio e dal ricordo che lascia a tutti noi». Per l’aggravarsi della malattia, Luisa non ha mai potuto essere presente al maxiprocesso Eternit in corso a Torino. Chi ci sarà alla prossima udienza ha deciso di ricordarla portando una fascia listata a lutto al braccio. (Adnkronos, 7 luglio)

Tutte le mie immagini sulle vittime dell’Eternit.