Archivi tag: Donne

Avvertenze d’uso

Il cartello recava la seguente scritta: “Avviso della casa di tolleranza. Ai signori clienti è vietato molestare le signorine prima di avere pagato“. Prima. E dopo? (PIN)

Avvertenze d'uso

L’Italia ‘balla’ per dire stop alla violenza sulle donne

14 febbraio, ore 19:51
Roma, 14 feb. (Adnkronos) – One Billion Rising, flash mob planetario contro la violenza sulle donne, è stato celebrato in tantissime città italiane. A Roma in migliaia hanno ballato perché “quando le donne si uniscono creano belle cose”

Nasrin. Fiore d’acciaio

Nasrin_Fiore d'acciaio_2012©EDUALC

Iran/ Ebadi e ong: negate visite mediche a Nasrin Sotoudeh

Roma, 31 ott. (TMNews) – Da quando e’ stata arrestata nel 2010, Nasrin Sotoudeh, avvocata di 47 anni e madre di due figli, e’ stata spesso posta in regime di isolamento. Cosi’ come ad altri prigionieri, le sono state negate cure mediche adeguate e le e’ stato impedito di incontrare con regolarita’ i suoi familiari.

Nasrin Sotoudeh e’ attualmente ricoverata nell’infermeria del carcere di Evin, a Teheran. Ha iniziato uno sciopero della fame il 17 ottobre per protestare contro le vessazioni subite dai familiari e le restrizioni al suo diritto di ricevere visite.

Secondo quanto riferito dal marito Reza Khandan, Nasrin Sotoudeh ha intrapreso lo sciopero della fame quando ha saputo che la figlia dodicenne era stata convocata in tribunale per comunicarle il divieto di viaggiare all’estero. Inoltre, negli ultimi tre mesi, la direzione del carcere di Evin ha impedito incontri diretti tra la detenuta e i suoi figli (possono vedersi solo attraverso un vetro divisorio) e hanno imposto forti limitazioni alle telefonate. Nasrin Sotoudeh non incontra la madre e il fratello da quasi un anno.

‘Siamo seriamente preoccupati per lei e consideriamo le autorita’ iraniane responsabili di questa situazione’ – hanno sottolineato Shirin Ebadi e le sei organizzazioni per i diritti umani. (TMNews)

Tempo scaduto

 

Il tempo delle rose era scaduto_2012©EDUALC

Violenza su donne: parlamentari e associazioni, fermare femminicidio
Adnkronos News – lun 22 ott 2012

Roma, 22 ott. (Adnkronos) – Ogni due giorni una donna viene uccisa dal marito, compagno, fidanzato. Dall’inizio dell’anno sono state 101 le vittime, un triste bilancio che rischia di aumentare fino alla fine dell’anno. Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero ha promesso tempi brevi sulla ratifica della Convenzione sulla violenza sulle donne e domestica, messa a punto a Istanbul nel maggio 2011. Una ratifica che – dopo la morte, a Palermo, della studentessa uccisa venerdi’ scorso dall’ex fidanzato della sorella – in molti tornano a chiedere.

Malala School

“Dateci penne oppure i terroristi metteranno in mano alla mia generazione le armi”. (Malala Yousufzai)

malala-school 

Cure in Gran Bretagna per Malala Yousafzai, la ragazza ferita dai talebani

La 14enne attivista civile pachistana Malala Yousafzai, ferita dai talebani, è stata mandata nel Regno Unito per curarsi. Le condizione della giovane migliorano. I medici le hanno tolto la ventilazione automatica e la ragazza già respira autonomamente.
Martedì scorso Malala ha subito un’agguato: alcuni talebani le hanno sparato mentre tornava a casa dopo la scuola. Un proiettile ha colpito la ragazza alla testa.
Da quando aveva 11 anni Malala gestisce un blog su internet in cui critica i talebani e sostiene il diritto all’istruzione delle ragazze. (La voce dalla Russia)

Pakistan: talebani sparano a bambina pacifista
Conosciuta anche all’estero per la sua ribellione contro l’imposizione talebana di cultura punitiva verso le donne
10 ottobre, 02:23

Malala Yousufzai, una ragazzina pachistana di 14 anni che tempo fa ha avuto il coraggio di criticare il modello di vita imposto dai talebani nella Valle dello Swat (Pakistan nord-occidentale) è stata attaccata oggi e gravemente ferita a colpi d’arma da fuoco mentre viaggiava a in un autobus scolastico vicino a Mingora.

Lo riferisce DawnNews Tv. Vincitrice del Premio nazionale della pace giovanile, Malala é stata colpita con due proiettili al collo e alla testa.Alcuni media hanno riferito che un commando armato ha fermato l’automezzo e cercato espressamente Malala prima di sparare, ferendola insieme ad almeno altre due ragazze. Trasferita in un ospedale locale, la giovane è stata trasportata successivamente in un elicottero inviato dal premier pachistano Raja Pervez Ashraf a Islamabad.

Conosciuta anche all’estero per la sua ribellione contro l’imposizione da parte dei talebani di una cultura che punisce le donne, la ragazza era stata posta dal movimento Tehrik-e-Taliban Pakistan (TTP) in una lista di personaggi da colpire.

E’ stato rivendicato qualche ora dopo dai talebani il ferimento oggi di Malala Yousufzai. In una dichiarazione all’ANSA da una località sconosciuta, il portavoce del Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP), Ehsanullah Ehsan, ha ammesso che “l’abbiamo attaccata perché stava sviluppando una propaganda anti-talebana ed un pensiero ‘secolare’ fra i giovani della zona”.

Malala Yousafzai, la ragazzina pachistana di 14 anni ferita oggi a colpi d’arma da fuoco dai talebani, “é in gravi condizioni” e sarà trasferita in un ospedale all’estero. Lo ha annunciato il governo della provincia di Khyber Pakhtunkhwa. Per il momento non è ancora noto il Paese prescelto per cercare di riparare i danni neurologici causati dai proiettili (Ansa.it)

Rosso di Cecenia

In ricordo di Anna Politkovskaya, giornalista russa nota per i suoi reportage sugli orrori della guerra in Cecenia e gli abusi compiuti dalle truppe federali, assassinata il 7 ottobre 2006 a Mosca, nell’atrio della palazzina in cui viveva. Vicino al suo corpo furono trovati dalla polizia una pistola e quattro bossoli. L’omicidio è rimasto a tutt’oggi impunito.

Non sono un magistrato inquirente, sono solo una persona che descrive quello che succede a chi non può vederlo. (Anna Politkovskaya)

Rosso di Cecenia_2012©EDUALC 

Russia: Mosca vieta manifestazione in ricordo di Politkovskaya

04 OTT 2012

(AGI) – Mosca, 4 ott. – Le autorita’ di Mosca non hanno accordato il permesso di svolgere un picchetto in memoria della reporter russa Anna Politkovskaya, uccisa il 7 ottobre 2006 in un delitto di cui sono ancora sconosciuti i mandanti. A riferirlo e’ la radio Eco di Mosca, secondo la quale l’amministrazione comunale ha spiegato agli organizzatori dell’iniziativa che il prossimo 7 ottobre tutto il centro della capitale sara’ occupato da altri eventi. L’idea era svolgere la manifestazione in ricordo della giornalista in piazza Pushkin, teatro anche di alcune delle proteste anti-Putin, scoppiate lo scorso inverno. Reporter per il giornale d’opposizione Novaya Gazeta, nota per le sue posizioni critiche nei confronti del Cremlino e in particolare per la guerra in Cecenia, Anna Politkovskaya e’ stata freddata a colpi d’arma da fuoco nell’ascensore di casa in quello che e’ anche il giorno del compleanno di Vladimir Putin. La coincidenza a molti non e’ sembrata casuale. Per alcuni invece il vero mandante dell’omicidio sarebbe Ramzan Kadyrov, presidente ceceno, di cui Anna aveva denunciato le sistematiche violazioni dei diritti umani. A sei anni dalla morte della giornalista, le autorita’ hanno arrestato il presunto esecutore dell’omicidio, ma l’inchiesta deve ancora far luce sul mandante. (AGI)

Anna

Anna Politkovskaya avrebbe compiuto oggi cinquantaquattro anni.  Giornalista russa nota per i suoi reportage sugli orrori della guerra in Cecenia e gli abusi compiuti dalle truppe federali, fu assassinata il 7 ottobre 2006 a Mosca, nell’atrio della palazzina in cui viveva. Vicino al suo corpo furono trovati dalla polizia una pistola e quattro bossoli. L’omicidio è rimasto a tutt’oggi impunito.

Anna_2012©EDUALC

Woman and man


Talebani giustiziano una donna afgana in pubblico, il video su web

Accusata di adulterio, è stata uccisa a colpi di fucile nel villaggio di Qimchok in Afghanistan

Pubblicato il 09/07/12 da TMNews in Esteri| TAGS: roma

Roma, 9 lug. (TMNews) – Un video terribile, che mostra come i gruppi fondamentalisti islamici dettino legge persino vicino a Kabul. Sul web sono infatti filtrate le immagini dell’esecuzione di una donna afgana accusata di adulterio, giustiziata in pubblico dai talebani di fronte a una folla in un villaggio non distante dalla capitale dell’Afghanistan.

Nel filmato lungo tre minuti, un uomo con un turbante si avvicina a una donna in ginocchio e le spara cinque volte da pochi centimetri con un fucile automatico: la donna crolla a terra tra le ovazioni di un centinaio di uomini che assistevano alla scena in un villaggio nella provincia di Parwan.

“Allah ci intima di non avvicinarci all’adulterio perchè è la via sbagliata”, ha affermato un altro uomo mentre il killer si avvicinava alla vittima, “E’ un ordine di Allah che fosse giustiziata”.

Il governatore della provincia Basir Salangi ha spiegato che il video è stato girato una settimana fa nel villaggio di Qimchok, nel distretto di Shinwari, a un’ora di macchina da Kabul. (TMNews)


Centri e Bersagli

 Violenza sulle donne, in Italia vittima una su tre
27 aprile, 16:40

(Ansa.it) In Italia una donna su tre tra i 16 ei 70 anni e’ stata vittima nella sua vita dell’aggressivita’ di un uomo. Sei milioni 743 mila quelle che hanno subito violenza fisica e sessuale, secondo gli ultimi dati Istat. E ogni anno vengono uccise in media 100 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex. Quasi 700 mila donne, sempre dati Istat, hanno subito violenze ripetute dal partner e avevano figli al momento della violenza, e nel 62,4% dei casi i figli hanno assistito a uno o piu’ episodi di violenza. Secondo l’Osservatorio nazionale sullo stalking, il 10% circa degli omicidi avvenuti in Italia dal 2002 al 2008 ha avuto come prologo atti di stalking, l’80% delle vittime e’ di sesso femminile e la durata media delle molestie insistenti e’ di circa un anno e mezzo. (Continua)

House of the rising Sun Suu Kyi

Una forma molto insidiosa di paura è quella che si maschera come buon senso o addirittura saggezza, condannando come sciocchi, inconsulti, insignificanti o velleitari i piccoli atti di coraggio quotidiani che contribuiscono a salvaguardare la stima per se stessi e la dignità umana.” Sun Suu Kyi

Avviso ai Naviganti:  ho provveduto a  modificare l’immagine originale inserendo la bandiera ufficiale della Lega Nazionale per la Democrazia, il partito politico birmano fondato il 27 settembre 1988 e  guidato da Sun Suu Kyi.  A causa del regime militare , la Lega Nazionale Democratica  pur avendo vinto le elezioni del 1990, non ha mai potuto governare.   PIN

 

Birmania: il premio Nobel San Suu Kyi eletta in Parlamento

01 APR 2012

(AGI) – Rangoon, 1 apr. – In attesa di una conferma ufficiale dell’elezione di Aung San Suu Kyi in Birmania l’opposizione ha fatto sapere di essere in testa in tutte le 44 circoscrizioni in cui ha presentato un candidato. L’elezione di San Suu Kyi era stata annunciata dall’opposizione birmana. Il premio Nobel per la Pace ha ottenuto l’82% dei voti nella sua circoscrizione di Kawhmuha, ha riferito un dirigente della Lega, Tin Oo, citando un conteggio ufficioso del partito. Quelle del Myanmar, come la giunta militare ha ribattezzato la Birmania, sono le terze elezioni in mezzo secolo e potrebbero segnare una tappa importante nel cammino del Paese asiatico verso la democrazia.
Le elezioni devono assegnare 45 seggi su 1160. La giunta militare di Rangoon, che da anni governa il Paese, ha il diritto al 25% dei seggi. Secondo primi risultati non ufficiali San Suu Kyi avrebbe ricevuto 270 voti contro i 37 del candidato dell’Usdp, il partito del regime. Al momento non si riportano irregolarita’ anche se la stessa leader dell’opposizione aveva avvertito sulla possibilita’ di brogli elettorali. Intanto a Rangoon migliaia di sostenitori sono scesi davanti all’abitazione de Nobel per festeggiare l’elezione. Liberata nel novembre 2010 dopo sette anni agli arresti domiciliari (15 invece passati in detenzione) San Suu Kyi, 66 anni, e’ tornata a combattere per il suo popolo con il rilancia della sua Lega Nazionale per la Democrazia (Nld). (AGI)

Ho aggiornato l’immagine inserendo la bandiera ufficiale della Lega Nazionale per la Democrazia, il partito politico birmano fondato il 27 settembre 1988 e  guidato da Aung San Suu Kyi.  A causa del regime militare vigente, la Lega Nazionale Democratica  pur avendo vinto le elezioni del 1990, non ha mai potuto governare.

Sun Suu Kyi, Grazie!  di Doriana Goracci su Reset Italia 

Mamma Angela

In memoria di Angela Casella, per tutti ‘madre coraggio’.

 

Pavia: morta ‘madre coraggio’ Angela Casella, il figlio rapito per 2 anni

Milano, 10 dic. – (Adnkronos) – E’ morta la scorsa notte a Pavia Angela Casella, la ‘madre coraggio’ che nel giugno del 1989 si incateno’ nelle piazze di alcuni paesi dell’Aspromonte per chiedere la liberazione del figlio Cesare, rapito dalla ‘ndrangheta. La donna, malata da tempo, aveva 65 anni. Cesare Casella aveva 19 anni all’epoca del sequestro, avvenuto il 18 gennaio 1988 vicino a Pavia, e per due anni rimase prigioniero dei suoi sequestratori. (Adnkronos)


Madre e Figlia

 

Afghanistan: lapidate due donne, madre e figlia, per deviazione morale e adulterio.

Mentre aumenta il bilancio delle vittime tra i soldati stranieri, continuano le esecuzioni delle donne da parte dei talebani

(da Peace Reporter, 11 novembre 2011) – Afghanistan, continua la lista delle morti assurde. Ieri due donne, una madre vedova e sua figlia, sono state lapidate e poi finite con colpi d’arma da fuoco. L’efferato crimine è avvenuto nella provincia sud-orientale afghana di Ghazni, in un centro abitato a poche centinaia di metri dalla sede del governo e del commissariato di polizia locale. La vicenda è stata riferita da fonti anonimedella sicurezza di Ghazni City. Da quanto dichiarato le due donne sarebbero state prelevate dalla loro casa nel quartiere di Khawaja Hakim, condotte nel cortile, lapidate e infine uccise con degli spari d’arma. Le fonti assicurano che il delitto commesso è stato opera dei talebani. Le due vittime erano state accusate di “deviazione morale ed adulterio”. Già nell’ottobre scorso a Ghazni un’altra donna era stata uccisa perché accusata di aver assassinato la suocera, mentre nel 2010 a far scalpore fu il caso di Ajna, ragazza di 26 annilapidata per adulterio al ritorno del marito rimasto 5 anni in Iran. I casi si moltiplicano, mentre i ribelli negano le accuse come diffamazione verso i talebani. Un caso analogo avvenne l’anno precedente quando agli insorti di Al-Qaeda fu imputato l’omicio di una vedova incinta ammazzata a frustate. Mentre aumentano i casi di lapidazione, anche tra i soldati stranieri si registra un’altravittima. Un militare della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato) è morto oggi nell’Afghanisyan meridionale. Secondo calcoli non uffciali sono 518 le vttime cadute in guerra dall’inizio dell’anno, mentre le perdite Isaf nell’arco dell’intero decennio di intervento sono 2.799.  (da Peace Reporter, 11 novembre 2011)

Anna di Cecenia

In memoria di Anna Politkovskaya (New York, 30 agosto 1958 – Mosca, 7 ottobre).

Il 7 ottobre 2006 veniva assassinata a Mosca, nell’atrio della palazzina in cui viveva, la giornalista russa Anna Politkovskaja, nota per i suoi reportage sugli orrori della guerra in Cecenia e gli abusi compiuti dalle truppe federali. Vicino al suo corpo furono trovati dalla polizia una pistola e quattro bossoli. L’omicidio è rimasto a tutt’oggi impunito.

Le mie immagini su Anna Politkovskaja e Natalia Estemirova.

Dieci frustate

 

ARABIA SAUDITA: RE ABDULLAH GRAZIA SHEIMA, LA DONNA CONDANNATA PER GUIDA.

mercoledì 28 settembre 2011

 (AGI) Nicosia – Il sovrano saudita, re Abdullah, ha revocato la condanna a 10 frustrate, inflitta ieri ad una donna, Sheima, che ha infranto il divieto di mettersi al volante. Lo ha annunciato la principessa Amira al-Taweel, consorte del principe miliardario Alwaleed bin Talal. Sheima era stata fermata a luglio mentre guidava nelle strade di Gedda, sull’onda di una campagna, ‘Women2drive’, indetta da un gruppo di attiviste che avevano invitato le cittadine del Regno ad infrangere l’odiato tabu’. (AGI, 28 settembre 2011)

The Tree Lady

Wangari Maathai: Thee Tree Lady (1 April 1940 – 25 September 2011)

 

Per fare un albero ci vuole una donna. (PIN)

PIN-114. Carichi sospesi

– Licenzieremo prima tutte le donne e poi gli uomini calvi.

– Perché quelli calvi? (PIN)

Caso Ma-Vib, azienda licenzia solo operaie: donne scioperano e uomini crumiri

Milano, 30 giugno 2011 – (Adnkronos/Labitalia) – Lasciate sole dall’azienda, tradite anche dai loro colleghi. Non ha partecipato infatti nessun dipendente di sesso maschile allo sciopero indetto oggi dalle operaie della Ma-Vib di Inzago (Milano), produttrice di motori elettrici per impianti di condizionamento, contro la decisione dei vertici dell’azienda di tagliare, come misura anticrisi, solo i posti di lavoro occupati dalle donne con la motivazione parodossale che ”portano a casa un secondo stipendio” e che in questo modo possono tornare a dedicarsi a figli e famiglia’.

Nel mirino dell’insolito provvedimento 13 donne tra i 30 e i 40 anni di eta’, inquadrate come operaie nel montaggio dei motori. La decisione di licenziarle pare irrevocabile. Intanto attraverso la sua segreteria il titolare dell’azienda fa sapere che “sulla questione preferisce tacere”. (Adnkronos/Labitalia, 30 giugno 2011)

PIN-109. Io guido da sola

ARABIA SAUDITA: DONNE AL VOLANTE SFIDANO IL DIVIETO

(ASCA-AFP) – Riyadh, 17 giu – Le donne al volante sfidano il regime saudita. In risposta a una convocazione nazionale per atti dimostrativi contro il divieto che impedisce l’uso dell’auto alle rappresentanti del gentil sesso, diverse donne del regno si sono messe alla guida per sfidare la legge.

La campagna, lanciata su Facebook e Twitter, e’ la piu’ grande dimostrazione di massa sul tema dal novembre del 1990, quando 47 donne saudite furono arrestate e punite severamente per aver effettuato una dimostrazione al volante di automobili.

Sui social network sono diverse le testimonianze di donne che oggi si sono messe alla guida e per loro vale una raccomandazione: ”Se vi arrestano, non spaventatevi. Vi chiederanno solo di firmare un impegno a non guidare piu”’, si legge sulla pagina di Facebook dedicata alla campagna.

red-uda/