
Nell’articolo del 23/08/2021 “Consumo di suolo, Ispra: ‘senza intervento costo alle stelle già nel 2030’” trattoda Edilportale.com si riporta che “ogni italiano ha a disposizione circa 360 mq di cemento (erano 160 negli anni ’50)” e che “l’incremento maggiore quest’anno è in Lombardia, che torna al primo posto tra le regioni con 765 ettari in più in 12 mesi, seguita da Veneto (+682 ettari), Puglia (+493), Piemonte (+439) e Lazio (+431). Nelle aree a pericolosità idraulica la percentuale supera il 9% per quelle a pericolosità media e il 6 % per quelle a pericolosità elevata.” Ne deduco che l’Italia è una Repubblica fondata sul cemento prima che sul lavoro e che da parecchio tempo ama il rischio.
La serie completa de Le mani sulla città la trovate qui https://claudiosala.wordpress.com/tag/le-mani-sulla-citta/