Archivi tag: Donne e diritti

Avvertenze d’uso

Il cartello recava la seguente scritta: “Avviso della casa di tolleranza. Ai signori clienti è vietato molestare le signorine prima di avere pagato“. Prima. E dopo? (PIN)

Avvertenze d'uso

L’Italia ‘balla’ per dire stop alla violenza sulle donne

14 febbraio, ore 19:51
Roma, 14 feb. (Adnkronos) – One Billion Rising, flash mob planetario contro la violenza sulle donne, è stato celebrato in tantissime città italiane. A Roma in migliaia hanno ballato perché “quando le donne si uniscono creano belle cose”

Woman and man


Talebani giustiziano una donna afgana in pubblico, il video su web

Accusata di adulterio, è stata uccisa a colpi di fucile nel villaggio di Qimchok in Afghanistan

Pubblicato il 09/07/12 da TMNews in Esteri| TAGS: roma

Roma, 9 lug. (TMNews) – Un video terribile, che mostra come i gruppi fondamentalisti islamici dettino legge persino vicino a Kabul. Sul web sono infatti filtrate le immagini dell’esecuzione di una donna afgana accusata di adulterio, giustiziata in pubblico dai talebani di fronte a una folla in un villaggio non distante dalla capitale dell’Afghanistan.

Nel filmato lungo tre minuti, un uomo con un turbante si avvicina a una donna in ginocchio e le spara cinque volte da pochi centimetri con un fucile automatico: la donna crolla a terra tra le ovazioni di un centinaio di uomini che assistevano alla scena in un villaggio nella provincia di Parwan.

“Allah ci intima di non avvicinarci all’adulterio perchè è la via sbagliata”, ha affermato un altro uomo mentre il killer si avvicinava alla vittima, “E’ un ordine di Allah che fosse giustiziata”.

Il governatore della provincia Basir Salangi ha spiegato che il video è stato girato una settimana fa nel villaggio di Qimchok, nel distretto di Shinwari, a un’ora di macchina da Kabul. (TMNews)


House of the rising Sun Suu Kyi

Una forma molto insidiosa di paura è quella che si maschera come buon senso o addirittura saggezza, condannando come sciocchi, inconsulti, insignificanti o velleitari i piccoli atti di coraggio quotidiani che contribuiscono a salvaguardare la stima per se stessi e la dignità umana.” Sun Suu Kyi

Avviso ai Naviganti:  ho provveduto a  modificare l’immagine originale inserendo la bandiera ufficiale della Lega Nazionale per la Democrazia, il partito politico birmano fondato il 27 settembre 1988 e  guidato da Sun Suu Kyi.  A causa del regime militare , la Lega Nazionale Democratica  pur avendo vinto le elezioni del 1990, non ha mai potuto governare.   PIN

 

Birmania: il premio Nobel San Suu Kyi eletta in Parlamento

01 APR 2012

(AGI) – Rangoon, 1 apr. – In attesa di una conferma ufficiale dell’elezione di Aung San Suu Kyi in Birmania l’opposizione ha fatto sapere di essere in testa in tutte le 44 circoscrizioni in cui ha presentato un candidato. L’elezione di San Suu Kyi era stata annunciata dall’opposizione birmana. Il premio Nobel per la Pace ha ottenuto l’82% dei voti nella sua circoscrizione di Kawhmuha, ha riferito un dirigente della Lega, Tin Oo, citando un conteggio ufficioso del partito. Quelle del Myanmar, come la giunta militare ha ribattezzato la Birmania, sono le terze elezioni in mezzo secolo e potrebbero segnare una tappa importante nel cammino del Paese asiatico verso la democrazia.
Le elezioni devono assegnare 45 seggi su 1160. La giunta militare di Rangoon, che da anni governa il Paese, ha il diritto al 25% dei seggi. Secondo primi risultati non ufficiali San Suu Kyi avrebbe ricevuto 270 voti contro i 37 del candidato dell’Usdp, il partito del regime. Al momento non si riportano irregolarita’ anche se la stessa leader dell’opposizione aveva avvertito sulla possibilita’ di brogli elettorali. Intanto a Rangoon migliaia di sostenitori sono scesi davanti all’abitazione de Nobel per festeggiare l’elezione. Liberata nel novembre 2010 dopo sette anni agli arresti domiciliari (15 invece passati in detenzione) San Suu Kyi, 66 anni, e’ tornata a combattere per il suo popolo con il rilancia della sua Lega Nazionale per la Democrazia (Nld). (AGI)

Ho aggiornato l’immagine inserendo la bandiera ufficiale della Lega Nazionale per la Democrazia, il partito politico birmano fondato il 27 settembre 1988 e  guidato da Aung San Suu Kyi.  A causa del regime militare vigente, la Lega Nazionale Democratica  pur avendo vinto le elezioni del 1990, non ha mai potuto governare.

Sun Suu Kyi, Grazie!  di Doriana Goracci su Reset Italia 

Fakhra

In ricordo di Fakhra Younas, icona dell’emancipazione femminile nel mondo islamico.

In memoria di Fakhra Younas

Fakhra Younas si è sucidata: il suo volto sfregiato dall’acido un simbolo contro la violenza

Fakhra Younas è morta due volte: una nel 2001, quando in Pakistan il marito le sfregiò per gelosia il volto con l’acido, e una pochi giorni fa a Roma, buttandosi dalla finestra. Era una bellissima ballerina di vent’anni quando decise di separarsi dal marito per le troppe violenze e trasferirsi in un’altra casa col figlio Neuman: la sua iniziativa venne punita con la violenza estrema dello sfregio, che le eliminò un orecchio, il naso, le chiuse un occhio e le incassò il volto nel collo. Quando arrivò a Roma, 11 anni fa, si sottopose a 39 interventi di chirurgia plastica per tentare di riacquistare delle sembianze umane, e cercò un riscatto dall’accaduto nella scrittura di un libro, Il volto cancellato (uscito nel 2005), e prestandosi a raccontare la sua storia a televisioni e giornali. Ma la sua serenità era ormai compromessa per sempre, e il suo umore oscillava tra la disperazione e la tranquillità, tanto che negli ultimi anni aveva già tentato il suicidio tre volte. (da Liquida )

Dieci frustate

 

ARABIA SAUDITA: RE ABDULLAH GRAZIA SHEIMA, LA DONNA CONDANNATA PER GUIDA.

mercoledì 28 settembre 2011

 (AGI) Nicosia – Il sovrano saudita, re Abdullah, ha revocato la condanna a 10 frustrate, inflitta ieri ad una donna, Sheima, che ha infranto il divieto di mettersi al volante. Lo ha annunciato la principessa Amira al-Taweel, consorte del principe miliardario Alwaleed bin Talal. Sheima era stata fermata a luglio mentre guidava nelle strade di Gedda, sull’onda di una campagna, ‘Women2drive’, indetta da un gruppo di attiviste che avevano invitato le cittadine del Regno ad infrangere l’odiato tabu’. (AGI, 28 settembre 2011)

PIN-114. Carichi sospesi

– Licenzieremo prima tutte le donne e poi gli uomini calvi.

– Perché quelli calvi? (PIN)

Caso Ma-Vib, azienda licenzia solo operaie: donne scioperano e uomini crumiri

Milano, 30 giugno 2011 – (Adnkronos/Labitalia) – Lasciate sole dall’azienda, tradite anche dai loro colleghi. Non ha partecipato infatti nessun dipendente di sesso maschile allo sciopero indetto oggi dalle operaie della Ma-Vib di Inzago (Milano), produttrice di motori elettrici per impianti di condizionamento, contro la decisione dei vertici dell’azienda di tagliare, come misura anticrisi, solo i posti di lavoro occupati dalle donne con la motivazione parodossale che ”portano a casa un secondo stipendio” e che in questo modo possono tornare a dedicarsi a figli e famiglia’.

Nel mirino dell’insolito provvedimento 13 donne tra i 30 e i 40 anni di eta’, inquadrate come operaie nel montaggio dei motori. La decisione di licenziarle pare irrevocabile. Intanto attraverso la sua segreteria il titolare dell’azienda fa sapere che “sulla questione preferisce tacere”. (Adnkronos/Labitalia, 30 giugno 2011)