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”Ha sottratto 13 milioni alla Margherita”, Lusi nella bufera si dimette da tesoriere
Roma, 31 gen. (Adnkronos/Ign) – ”Lusi si è dimesso il 25 gennaio”. Ad annunciare le dimissioni dell’ex tesoriere di Dl e senatore del Pd Luigi Lusi, attualmente sotto inchiesta con l’accusa di aver sottratto 13 milioni di euro al partito, è una nota della Margherita.
”Risulta abbia manifestato ai magistrati inquirenti – si legge ancora – la volontà di restituire immediatamente alla Margherita una parte importante delle somme di cui si è appropriato depositando una fideiussione”. Nel comunicato si spiega anche che la Margherita esigerà ”il pieno recupero, in sede penale e civile, delle somme sottratte”.
La Procura della Repubblica di Roma starebbe valutando l’ipotesi di sottoporre al sequestro i beni di Lusi. Una decisione sarà presa dal procuratore aggiunto Alberto Caperna dal pm Stefano Pesci che per il momento hanno congelato ogni iniziativa in attesa di un possibile accordo tra Lusi che ha detto di essere disposto a restiture le somme di denaro sottratte ai rappresentanti del partito.
L’obiettivo della Margherita è quello di recuperare le somme di denaro di cui Lusi si è appropriato. In mancanza di accordo come si è detto la Procura potrebbe disporre il sequestro dei beni sottratti che sono pari a 13 milioni di euro. Interrogato dai pubblici ministeri nella prima fase delle indagini Lusi ha ammesso i fatti ed ha dato la sua disponibilità a restituire il maltolto e anche a patteggiare l’eventuale pena conseguente al suo comportamento.
Arturo Parisi racconta: a maggio 2011, quando si riunì l’assemblea della Margherita per approvare il bilancio, “mi accorsi di alcuni voci opache. Somme consistenti in uscita”. “Chiesi una sospensione ma venne rifiutata. Si decise allora di istituire una commissione di verifica. Si riunì una sola volta, ma andò deserta”, conclude.
In merito alla vicenda, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha dichiarato: “Noi non sappiamo nulla di questa vicenda e aspettiamo di avere chiarezza. Poi, se veranno accertate responsabilità individuali, il Pd prenderà provvedimenti secondo le regole” ovvero la sospensione dal partito.
Il presidente della Commissione nazionale di Garanzia del Pd, Luigi Berlinguer, ha reso noto di aver convocato la Commissione per “svolgere tempestivamente l’istruttoria sulla vicenda del senatore del Pd Lusi” e verificare se risultano attendibili le informazioni apparse sulla stampa. “Ove così fosse, la Commissione prenderà tutte le misure previste dallo Statuto e dal codice etico del Partito democratico”, si specifica in una nota. (Adnkronos/Ign)
Evadere il fisco? Italians do it better. (Pin)
Appalti Enav: Gip, risorse extrabilancio per pagare tangenti.
13:54 19 novembre 2011
(AGI) – Roma, 19 nov. – Guido Pugliesi, Manlio Fiore e Marco Iannilli sono stati arrestati perche’ protagonisti di un sistema “che realizza frodi fiscali per acquisire risorse extracontabili per pagare tangenti, ponendone il costo a carico dello Stato facendole divenire costi deducibili ed eroga utilita’ non solo per ottenere l’assegnazione di lavori di imponente valore, ma per viziare le procedure interne di verifica della congruita’ dei prezzi dei lavori commissionati”. Lo scrive il gip Anna Maria Fattori nell’ordinanza cautelare sollecitata dal pm Paolo Ielo, che indaga sugli appalti Enav. “Si tratta di un sistema – prosegue il gip – che, attraverso infedelta’ gestionali (pagamento di fatture prima della prestazione in oggetto, falsificazione delle procedure di verifica di congruita’ dei prezzi), si adopera per accrescere il valore delle stesse prestazioni dei vertici apicali di societa’ a totale partecipazione statale o dallo Stato controllate, aumentando quindi passivita’ di bilanci il cui andamento e’ di interesse per l’economia nazionale”. Per il giudice e’ concreto il rischio che il reato contestato agli indagati possa ripetersi: “Le circostanze in cui le condotte si sono consumate ed il movente che le determino’ – spiega il gip Fattori – rivelano, da un canto, una particolare gravita’ dei fatti, dall’altro un consistente rischio di reiterazione quale derivato dall’essere l’azione inserita in un Sistema dal quale gli indagati, che concorrono a realizzarlo, traggono ingentissimi profitti ai quali conformano stili e tenori di vita”. (Agi.it – 19 novembre 2011)
Carceri/ 58 suicidi nel 2011, uno ogni 5 giorni. In tutto 164 morti
Gli ultimi due a Napoli e Reggio Emilia, erano malati di mente.
Roma, 14 nov. (TMNews) – Con gli ultimi due suicidi avvenuti a Napoli e Reggio Emilia sale a 58 il bilancio dei detenuti che si sono tolti la vita nelle carceri italiane nel 2011, una media di un suicidio ogni 5 giorni, mentre sono in totale 164 ad oggi i decessi. Sabato scorso due detenuti si sono suicidati. Erano uomini con gravi problemi psichici. Il primo era stato protagonista, il giorno prima, di una vera e propria notte di follia seminando il terrore in diverse abitazioni ed accoltellando, nel tentativo di ucciderle, la compagna, la madre, la sorella e una vicina. I carabinieri – racconta Riccardo Polidoro, presidente dei ‘Il Carcere Possibile Onlus’ -lo hanno trovano chiuso in bagno con un grosso coltello. Si è impiccato nella casa circondariale di Poggioreale, riuscendo a fare un cappio con la coperta.
Il secondo era stato condannato, due settimane fa, a 20 anni di reclusione e 5 anni di cura in ospedale psichiatrico giudiziario, per aver ucciso con una pistola e un fucile a pompa, il 25 aprile, l’ex moglie, una vicina di casa e un conoscente. Si è impiccato nell’Opg di Reggio Emilia. “Due storie simili – spiega Polidoro – che hanno in comune anche l’assoluta incapacità del sistema penitenziario di garantire il necessario controllo in situazioni di accertata pericolosità. Se si consente ad una persona reclusa, a 24 ore da folli gesti, di togliersi la vita vuol dire che ormai lo stato di abbandono è totale”.
“Per la sopravvivenza dei detenuti, cioè per il cibo, oggi vengono spesi 3,95 euro al giorno, mentre per il trattamento 11 centesimi. Cifre – aggiunge – che non hanno bisogno di commenti e che lasciano comprendere come quello ‘stato di emergenza’ proclamato dal Consiglio dei Ministri il 29 marzo 2010 e poi prorogato per tutti il 2011, debba essere davvero affrontato, senza più alcun rinvio, con interventi concreti”. (TMNews, 14 novembre 2011)
Gli errori di sistema non si contavano piu’. (PIN)
Wikipedia? Quant’è bella Libertà che si fugge tuttavia … di Doriana Goracci su Reset Italia.