Iran/ Ebadi e ong: negate visite mediche a Nasrin Sotoudeh
Roma, 31 ott. (TMNews) – Da quando e’ stata arrestata nel 2010, Nasrin Sotoudeh, avvocata di 47 anni e madre di due figli, e’ stata spesso posta in regime di isolamento. Cosi’ come ad altri prigionieri, le sono state negate cure mediche adeguate e le e’ stato impedito di incontrare con regolarita’ i suoi familiari.
Nasrin Sotoudeh e’ attualmente ricoverata nell’infermeria del carcere di Evin, a Teheran. Ha iniziato uno sciopero della fame il 17 ottobre per protestare contro le vessazioni subite dai familiari e le restrizioni al suo diritto di ricevere visite.
Secondo quanto riferito dal marito Reza Khandan, Nasrin Sotoudeh ha intrapreso lo sciopero della fame quando ha saputo che la figlia dodicenne era stata convocata in tribunale per comunicarle il divieto di viaggiare all’estero. Inoltre, negli ultimi tre mesi, la direzione del carcere di Evin ha impedito incontri diretti tra la detenuta e i suoi figli (possono vedersi solo attraverso un vetro divisorio) e hanno imposto forti limitazioni alle telefonate. Nasrin Sotoudeh non incontra la madre e il fratello da quasi un anno.
‘Siamo seriamente preoccupati per lei e consideriamo le autorita’ iraniane responsabili di questa situazione’ – hanno sottolineato Shirin Ebadi e le sei organizzazioni per i diritti umani. (TMNews)