
Le ricerche tra fango, detriti e rabbia proseguivano senza sosta nella speranza di poter estrarre ancora vivo il Belpaese.
Le ricerche tra fango, detriti e rabbia proseguivano senza sosta nella speranza di poter estrarre ancora vivo il Belpaese.
Nuova Zelanda: nave container incagliata, marea nera di 6 km. Timore disastro ambientale
(ANSA) – SYDNEY, 7 ottobre – Ha già causato una marea nera di oltre 6 km la nave container di 236 metri che si è arenata due giorni fa in una barriera corallina rinomata per la sua fauna marina, al largo del maggior porto di esportazione della Nuova Zelanda. Non è ancora noto da dove provenga la perdita, ma le autorità neozelandesi e gli ambientalisti si dichiarano molto preoccupati e temono un disastro ambientale.
La Rena, registrata in Liberia, del gruppo armatoriale greco Costamare Inc., è carica per tre quarti con 2.100 container e 1.700 tonnellate di carburante pesante ed era a 22 km dal porto di Tauranga nell’isola del nord. Nessuno è rimasto ferito fra i 25 membri di equipaggio ma si è aperta una falla nello scafo e la nave è inclinata di 12 gradi.
L’area della barriera corallina detta Astrolabe, ricoperta di anemoni di mare e spugne multicolori, ospita una ricca fauna di pesci oltre a pinguini blu, foche e procellarie. Almeno quattro uccelli marini sono stati trovati morti nelle vicinanze della nave, altri sono stati visti ricoperti di petrolio. Non è ancora chiaro quanto del carburante pesante nel carico a bordo si sia disperso in mare, ha detto il funzionario di Maritime New Zealand, Rob Service. “Non sembra vi siano falle nei serbatoi, ma i danni sono estesi ed è ancora difficile determinarli accuratamente e decidere come disincagliarla, un’operazione che comunque richiederà del tempo”. (ANSA)
(AGI) – Washington, 14 mag. – Il presidente Usa, Barack Obama, ha annunciato una drastica revisione della sicurezza ambientale delle piattaforme petrolifere allargo delle coste americane per prevenire futuri disastri ecologici come quello della Bp. Scuro in volto e visibilmente contrariato Obama ha anche puntato il dito contro le tre compagnie coinvolte nel disastro: “Non tollerero’ oltre – ha detto che si incolpino tra di loro o agiscano con irresponsabilita’. La gente del Golfo del Messico ha bisogno del nostro aiuto”.