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Grande Carro

Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto piú spesso e piú a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me.  (I. Kant, Critica della ragion pratica, Conclusione)

Grande Carro

Elezioni: in Rete M5S diviso su niet Grillo, cresce tentazione dialogo con Bersani
27 febbraio, ore 16:27

Roma, 27 feb. (Adnkronos) – In Rete i grillini si dividono sul niet del loro leader al segretario Pd Pier Luigi Bersani, “morto che parla”, “stalker politico” e “smacchiatore fallito”, a detta di Beppe Grillo. I post si rincorrono copiosi, oltre 1.400 in poco piu’ di un’ora, e se da un lato c’e’ chi plaude alla chiusura del capo del Movimento, dall’altro c’e’ chi cerca di spingere al dialogo e suggerisce mosse per uscire dal rischio di ingovernabilita’, ovvero per venir fuori dal pantano.
Tra i post polemici non manca chi denuncia la presunta mancanza di democrazia all’interno dei 5Stelle. “Scusa Beppe, senza polemizzare e senza volerti attaccare – scrive Patrick D. – mi spieghi dove sta la ‘democrazia della Rete’? A me pare che qui scegli tutto tu”; “Noi vi abbiamo votato – rimarca Giambattista – e su questa decisione di non aprire al Pd non siamo stati interpellati. Io non ho votato Beppe Grillo presidente ma ho votato per dei cittadini il cui compito e’ ora fare quella politica che i partiti non sono riusciti a fare”. “Se davvero uno vale uno – rimarca Andrea – spero che questo valga anche ai vertici del Movimento”.
La riflessione su un’eventuale apertura ai dem tiene banco tra il popolo grillino in Rete. “In questo momento non so se sia conveniente sputare in faccia a Bersani – osserva Pierluigi C., di Pesaro – Se si impegna a mettere subito in agenda almeno alcuni dei punti del programma M5S, sarebbe un’occasione da non perdere. Invece di sbattere i piedi e sproloquiare, ora e’ arrivato il momento di usare la testa”. Ma in tanti plaudono a Grillo e tirano “un sospiro di sollievo” davanti al suo post. “Con la mafia non si tratta”, tuona serafico Jimmy Joe; “Nessuna fiducia, per rispetto degli elettori”, raccomanda Claudio Bursel; “D’accordissimo con Beppe”, scrive Francesco Sol raccomandando agli altri di “non cadere nel tranello. Bisogna avere il coraggio di andare fino in fondo. Riprendiamoci il Paese, questi son solo mascalzoni. Parlare con noi? Pensassero ad Mps, piuttosto…”. (Adnkronos)

Elezioni: Grillo, Bersani e’ morto che parla

27 febbraio, ore 14:53

Roma, 27 feb. (Adnkronos) – Beppe Grillo, dopo il ‘boom’ alle urne, si leva i sassolini dalla scarpa e ricorda, uno ad uno, gli epiteti usati da Pier Luigi Bersani contro di lui. Il segretario dem, sul blog del comico genovese, diventa il “morto che parla”, con tanto di locandina del celebre film di Toto’ rivisitata da Grillo in chiave Pd. (Adnkronos)

LusiVille

Sempre  in crescita gli iscritti al  PPP (Per Partito Preso). Pin

 ”Ha sottratto 13 milioni alla Margherita”, Lusi nella bufera si dimette da tesoriere

Roma, 31 gen. (Adnkronos/Ign) – ”Lusi si è dimesso il 25 gennaio”. Ad annunciare le dimissioni dell’ex tesoriere di Dl e senatore del Pd Luigi Lusi, attualmente sotto inchiesta con l’accusa di aver sottratto 13 milioni di euro al partito, è una nota della Margherita.

”Risulta abbia manifestato ai magistrati inquirenti – si legge ancora – la volontà di restituire immediatamente alla Margherita una parte importante delle somme di cui si è appropriato depositando una fideiussione”. Nel comunicato si spiega anche che la Margherita esigerà ”il pieno recupero, in sede penale e civile, delle somme sottratte”.

La Procura della Repubblica di Roma starebbe valutando l’ipotesi di sottoporre al sequestro i beni di Lusi. Una decisione sarà presa dal procuratore aggiunto Alberto Caperna dal pm Stefano Pesci che per il momento hanno congelato ogni iniziativa in attesa di un possibile accordo tra Lusi che ha detto di essere disposto a restiture le somme di denaro sottratte ai rappresentanti del partito.

L’obiettivo della Margherita è quello di recuperare le somme di denaro di cui Lusi si è appropriato. In mancanza di accordo come si è detto la Procura potrebbe disporre il sequestro dei beni sottratti che sono pari a 13 milioni di euro. Interrogato dai pubblici ministeri nella prima fase delle indagini Lusi ha ammesso i fatti ed ha dato la sua disponibilità a restituire il maltolto e anche a patteggiare l’eventuale pena conseguente al suo comportamento.

Arturo Parisi racconta: a maggio 2011, quando si riunì l’assemblea della Margherita per approvare il bilancio, “mi accorsi di alcuni voci opache. Somme consistenti in uscita”. “Chiesi una sospensione ma venne rifiutata. Si decise allora di istituire una commissione di verifica. Si riunì una sola volta, ma andò deserta”, conclude.

In merito alla vicenda, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha dichiarato: “Noi non sappiamo nulla di questa vicenda e aspettiamo di avere chiarezza. Poi, se veranno accertate responsabilità individuali, il Pd prenderà provvedimenti secondo le regole” ovvero la sospensione dal partito.

Il presidente della Commissione nazionale di Garanzia del Pd, Luigi Berlinguer, ha reso noto di aver convocato la Commissione per “svolgere tempestivamente l’istruttoria sulla vicenda del senatore del Pd Lusi” e verificare se risultano attendibili le informazioni apparse sulla stampa. “Ove così fosse, la Commissione prenderà tutte le misure previste dallo Statuto e dal codice etico del Partito democratico”, si specifica in una nota.  (Adnkronos/Ign)