In ricordo di Anna Politkovskaya, giornalista russa nota per i suoi reportage sugli orrori della guerra in Cecenia e gli abusi compiuti dalle truppe federali, assassinata il 7 ottobre 2006 a Mosca, nell’atrio della palazzina in cui viveva. Vicino al suo corpo furono trovati dalla polizia una pistola e quattro bossoli. L’omicidio è rimasto a tutt’oggi impunito.
Non sono un magistrato inquirente, sono solo una persona che descrive quello che succede a chi non può vederlo. (Anna Politkovskaya)
Russia: Mosca vieta manifestazione in ricordo di Politkovskaya
04 OTT 2012
(AGI) – Mosca, 4 ott. – Le autorita’ di Mosca non hanno accordato il permesso di svolgere un picchetto in memoria della reporter russa Anna Politkovskaya, uccisa il 7 ottobre 2006 in un delitto di cui sono ancora sconosciuti i mandanti. A riferirlo e’ la radio Eco di Mosca, secondo la quale l’amministrazione comunale ha spiegato agli organizzatori dell’iniziativa che il prossimo 7 ottobre tutto il centro della capitale sara’ occupato da altri eventi. L’idea era svolgere la manifestazione in ricordo della giornalista in piazza Pushkin, teatro anche di alcune delle proteste anti-Putin, scoppiate lo scorso inverno. Reporter per il giornale d’opposizione Novaya Gazeta, nota per le sue posizioni critiche nei confronti del Cremlino e in particolare per la guerra in Cecenia, Anna Politkovskaya e’ stata freddata a colpi d’arma da fuoco nell’ascensore di casa in quello che e’ anche il giorno del compleanno di Vladimir Putin. La coincidenza a molti non e’ sembrata casuale. Per alcuni invece il vero mandante dell’omicidio sarebbe Ramzan Kadyrov, presidente ceceno, di cui Anna aveva denunciato le sistematiche violazioni dei diritti umani. A sei anni dalla morte della giornalista, le autorita’ hanno arrestato il presunto esecutore dell’omicidio, ma l’inchiesta deve ancora far luce sul mandante. (AGI)