Le mani sulla città_Giochi moderni

“Penso a bimbo che mangia mais cresciuto sui fanghi”

Ambiente: intercettazioni choc in inchiesta su inquinamento

(ANSA) – BRESCIA, 26 MAG – “Io ogni tanto ci penso. Chissà il bambino che mangia la pannocchia di mais cresciuta sui fanghi.

Sono consapevolmente un delinquente”. È una delle intercettazioni, riportate dal dorso locale del Corriere della sera, relative all’inchiesta della Procura di Brescia che ha iscritto quindici persone nel registro degli indagati e sequestrato i capannoni dell’azienda bresciana Wte, per traffico illecito di rifiuti.
    Circa 150.000 tonnellate di fanghi contaminati da metalli pesanti, idrocarburi ed altre sostanze inquinanti sarebbero finiti nei terreni agricoli Brescia, Mantova, Cremona, Milano, Pavia, Lodi, Como, Varese, Verona, Novara, Vercelli e Piacenza e venduti come fertilizzanti. (ANSA).

Inchiesta fanghi a Pavia: «I dirigenti di Asm accettarono le condizioni dei fanghisti»

Gli imprenditori indagati avrebbero fatto cartello per far lievitare i costi del servizio e secondo i magistrati i manager di via Donegani avrebbero dovuto ribellarsi.

PAVIA. I funzionari pubblici avrebbero accettato «spalle al muro» le condizioni capestro imposte dai fanghisti, senza ribellarsi. È quanto emerge dalle carte dell’inchiesta per turbativa d’asta chiusa dalla procura di Pavia nei confronti di otto persone. Sei sono imprenditori nel settore del recupero e trattamento dei fanghi, due sono dirigenti di Asm Pavia, la società che aveva bandito le gare finite nel mirino della Magistratura.

(da La Provincia Pavese del del 30 luglio 2021)

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