Archivio mensile:dicembre 2011

Morire d’amianto

L’antivigilia ci ha consegnato l’ennesima vittima dell’amianto. Una tragedia che si sta consumando giorno dopo giorno in un silenzio inaccettabile e sempre piu’ insopportabile. Nel nome del profitto e dell’indifferenza. (PIN)

 

Broni, muore 40enne. Lo ha ucciso l’amianto

Faceva il fabbro ad Arena, da giovane aveva lavorato per la Fibronit. La moglie: «La malattia se l’è portato via in 6 mesi». Lascia una bimba di sei anni.  (La Provincia Pavese , 27 dicembre 2011)

 Le immagini di Kontrapunkte sulle morti per amianto.

Le nuove Tavole

 

La manovra diventa legge

(Fastweb) – Via libera dell’Aula del Senato alla manovra economica varata dal governo Monti e alla fiducia posta dall’ esecutivo sul provvedimento. I sì sono stati 257 e i no 41. Hanno votato contro Lega e Idv.

Il decreto diventerà legge dello Stato dopo la firma del capo dello Stato e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.

Il presidente del Consiglio, conversando con i cronisti dopo il voto di fiducia al Senato, ha dichiarato che la fase 2 dell’azione del Governo “è già cominciata, era dentro la fase uno. Adesso verrà sviluppata a grande velocità”. (Fastweb, 22 dic 2011)

Bivio nordcoreano

Chi non piange in compagnia o è un ladro o è una spia. (PIN)

 

NORDCOREA: E’ MORTO KIM JONG-IL, IL “CARO LEADER”

(AGI) – Pyongyang, 19 dic. – E’ morto all’eta’ di 69 anni Kim Jong-il, il ‘Caro Leader’ della Corea del Nord, una delle piu’ elusive personalita’ della scena internazionale che ha governato per diciassette anni il Paese piu’ isolato al mondo.

   Ne ha dato notizia l’agenzia di stampa ufficiale ‘Kcna’, secondo cui Kim “e’ stato colpito da un grave infarto miocardico unito a un ictus” alle 8,30 del mattino di sabato ora locale, quando in Italia era passata da mezz’ora la mezzanotte del venerdi’. Un’autopsia eseguita ieri ha confermato le cause del decesso, avvenuto mentre Kim si trovava in treno per una delle sue misteriose visite in giro per lo Stato asiatico.

Il despota nord-coreano era stato colto gia’ nell’agosto 2008 da un attacco cardiaco, che lo aveva lasciato con serie difficolta’ di movimento nel braccio e nella gamba sinistri.

Gli succedera’ il terzogenito Kim Jong-un, dall’anno scorso promosso generale e asceso ai vertici del Partito Comunista, pur di fatto non essendo praticamente mai comparso nella vita pubblica. Sara’ lui a presiedere la commissione incaricata di allestire i solenni funerali di Stato, che si terranno il 28 dicembre prossimo a Pyongyang e ai quali, ha puntualizzato la stessa ‘Kcna’, non sara’ invitata alcuna delegazione straniera, in armonia con le rigidissime consuetudini del regime. Il lutto nazionale e’ stato proclamato retroattivamente dal 17 dicembre al 29 del mes

 TUTTI UNITI CON KIM JONG-UN, “IL GRANDE SUCCESSORE”

 Il regime nord-coreano ha sollecitato tutti a stringersi intorno al figlio minore del defunto, Kim Jong-un, additato quale “Grande Successore del sistema rivoluzionario” dopo la scomparsa del ‘Caro Leader’, come era chiamato il padre. “All’avanguardia della Rivoluzione coreana si pone attualmente Kim Jong-un, grande successore alla causa della ‘juche’ (l’autosufficienza; ndr) ed eccezionale capo del nostro partito, del nostro Esercito e del nostro popolo”, ha scritto la ‘Kcna’. “La guida di Kim Jong-un fornisce una sicura garanzia per portare a compimento in maniera encomiabile attraverso le generazioni la causa rivoluzionaria della ‘juche’, la causa intrapresa da Kim Il-sung e condotta alla vittoria da Kim Jong-il”. In precedenza un’annunciatrice vestita interamente di nero, il volto cosparso di lacrime, dagli schermi della televisione nazionale aveva affermato: “Tutti i membri del partito, i militari e l’opinione pubblica debbono seguire fedelmente la guida del compagno Kim Jong-un, e proteggere e rafforzare ulteriormente il fronte unito del partito, delle Forze Armate e del popolo”. (AGI, 19 dic 2011)

Casale vendesi

Ogni città ha il suo prezzo.  (PIN)

Eternit, Casale accetta il risarcimento. Rabbia dei cittadini: “Giustizia, non soldi”

 17 dicembre, ore 15:45

Alessandria – (Adnkronos) – Il Comune ha detto sì ai 18 milioni di euro del magnate svizzero, Stephan Schmidheiny, uno dei due imputati nel maxi processo per i morti d’amianto a Torino. Come contropartita ritirerà la sua costituzione come parte civile. Il sindaco: “Non abbiamo svenduto la città”. L’Associazione familiari delle vittime:”Pagina triste di storia”. (Adnkronos, 17 dic 2011)

Eternit per sempre colpevoli senza prezzo “giusto” di Doriana Goracci su Reset Italia.

Le immagini di Kontrapunkte sulle morti per amianto.

Nomi e Cognomi

Firenze: caccia al ‘nero’, 2 morti e tre feriti. Uccide 2 senegalesi e poi si suicida

13 dicembre, 21:21

FIRENZE – (Ansa) Cercava la strage dei vùcumprà. Ci è quasi riuscito e poi si è suicidato. La caccia al nero si é svolta in un paio di ore: Gianluca Casseri, 50 anni, saggista e scrittore fantasy con simpatie per l’estrema destra, ha fatto fuoco tre volte. La prima all’immediata periferia di Firenze, nel popoloso quartiere di Rifredi, al mercato di Piazza Dalmazia: cinque i colpi esplosi.

Tanti quanti ne sono serviti per uccidere due senegalesi e ferirne uno che adesso è in gravissime condizioni. Poi via in auto verso il centro della città, verso un altro mercato, quello di San Lorenzo, affollato di turisti. Anche qui il tempo di fare fuoco e ferire due senegalesi, quindi di rifugiarsi nella sua auto che aveva lasciato nel parcheggio sotterraneo del mercato e sparare ancora. Questa volta contro se stesso.

Cosa abbia armato la mano di Casseri non è chiaro: forse odio razziale, forse – ma non c’é alcuna conferma da parte degli investigatori – una lite avuta con un connazionale delle sue vittime. Aveva un porto d’armi, ma non è ancora chiaro se la pistola usata sia quella per il quale l’aveva ottenuto. Il raid di Casseri è cominciato poco dopo mezzogiorno, quando l’uomo, residente a Cireglio (Pistoia) ma che avrebbe una casa anche a Firenze, ha raggiunto a bordo della sua Golf piazza Dalmazia. L’ha parcheggiata in prossimità di un semaforo, vicinissimo ad un’edicola.

Quindi si è diretto nella parte del piccolo mercato dove di solito i venditori di colore offrono la loro merce, ha impugnato la pistola, una 357 Magnum a tamburo, ed ha sparato. A terra sono rimasti tre senegalesi: due morti ed uno ferito grave. Nessuno, tra la folla, aveva fatto caso al killer. Tutti hanno sentito gli spari, qualcuno ha inizialmente pensato fossero mortaretti. Ma appena capito cosa era accaduto é stato il fuggi-fuggi nel terrore. Casseri con la pistola in mano è tornato verso i suoi passi, verso l’auto.

L’edicolante della piazza ha tentato di fermarlo, ma per tutta risposta il killer gli ha mostrato l’arma, ‘convincendolo’ a desistere. Salito in auto è fuggito via. Verso un’altra strage. E’ poco dopo le 14,30, quando gli investigatori sono sulle sue tracce perché qualcuno in piazza Dalmazia avrebbe scattato una foto di lui e dell’auto, che il killer si fa di nuovo vivo. Ha raggiunto il centro storico della città ed ha lasciato l’auto nel parcheggio sotterraneo del mercato di San Lorenzo, dove una volta venivano ricoverati i banchi del mercato. Quindi é andato ancora ‘a caccia’ di senegalesi. (Ansa.it – 13 dicembre 2011)

Mamma Angela

In memoria di Angela Casella, per tutti ‘madre coraggio’.

 

Pavia: morta ‘madre coraggio’ Angela Casella, il figlio rapito per 2 anni

Milano, 10 dic. – (Adnkronos) – E’ morta la scorsa notte a Pavia Angela Casella, la ‘madre coraggio’ che nel giugno del 1989 si incateno’ nelle piazze di alcuni paesi dell’Aspromonte per chiedere la liberazione del figlio Cesare, rapito dalla ‘ndrangheta. La donna, malata da tempo, aveva 65 anni. Cesare Casella aveva 19 anni all’epoca del sequestro, avvenuto il 18 gennaio 1988 vicino a Pavia, e per due anni rimase prigioniero dei suoi sequestratori. (Adnkronos)