Una mattina mi son svegliato, o piazza ciao, piazza ciao, piazza ciao ciao ciao. (PIN)
INDIGNADOS: DEVASTATA PIAZZA S.GIOVANNI, IN FIAMME BLINDATO CARABINIERI
BLACK BLOC SCATENATI INFERNO A ROMA, OLTRE 70 FERITI
(AGI) – Roma, 15 ott. – Auto incendiate, vetrine sfondate, banche assaltate, uffici messi a ferro e fuoco e persino una chiesa profanata, fino all’apice in piazza San Giovanni, con un blindato dei carabinieri in fiamme e una tragedia sfiorata. A Roma la follia violenta dei black bloc ha scatenato una vera e propria giornata di guerra nelle vie della capitale. La manifestazione degli indignados partita colorata e pacifica da piazza della Repubblica alle tre di pomeriggio, in concomitanza con decine di manifestazioni analoghe nel mondo, e’ diventata presto un incubo: 70 feriti, 45 ricoverati, un ragazzo che ha perso due dita di una mano, un altro che rischia di perdere un occhio, e poi almeno 20 feriti tra le forze dell’ordine, strade divelte, bombe carta contro gli agenti.
Le prime avvisaglie a via Cavour: tre auto bruciate, il fumo nero che vola alto e lambisce i palazzi. Poche centinaia di teppisti, vestiti di nero e col volto coperto, iniziano la loro coordinata opera distruttrice. Aggrediscono due troupe di Sky, saccheggiano i negozi, incendiano gli uffici di un casermaggio di commissariato a via Labicana, occupano la Basilica di Massenzio, lanciano bombe carta e bottiglie contro le forze dell’ordine. Il corteo, centinaia di migliaia di manifestanti pacificamente “indignati”, si e’ trovato spiazzato, poi ha cercato di reagire contro la violenza degli uomini in nero, tentando di cacciarli dal serpentone e insultandoli.
Ma il disegno dei black bloc evidentemente e’ preordinato, e ha un obiettivo preciso: arrivare fino all’enorme catino di piazza San Giovanni per scatenare un grande corpo a corpo con poliziotti e carabinieri, chiamati a continue cariche, quasi sfidati, assediati, fino al momento piu’ drammatico. Una camionetta dell’Arma viene circondata, bastoni, sassi e spranghe contro i finestrini, infine qualcuno getta dentro una molotov e il mezzo prende fuoco. Solo dopo alcuni minuti di angoscia le tv mostrano le immagini dei due carabinieri che all’ultimo, con la forza della disperazione, si gettano fuori dal veicolo e scappano prima che diventi una gigantesca torcia.
Cinque lunghe ore di guerra nella centralissima piazza San Giovanni, la storica piazza della Sinistra diventata oggi una succursale di Beirut. Sono ore di incredibile violenza: lacrimogeni ovunque, barricate, petardi, la polizia che cerca di allontanare dalla piazza i black bloc anche con gli idranti. Infine, i teppisti si disperdono per le vie di Roma, per devastare ancora, prima a via Merulana poi a piazza Vittorio. (AGI News on mobile, 15 ottobre 2011)